domenica 2 ottobre 2011

Ascolti: Kasabian - Velociraptor


Allora, per partire.
I Kasabian secondo sono, attualmente, la migliore band inglese.
Non in senso stretto (sono cose impossibili da dire) ma come combinazione di qualità, successo e crescità.
Capaci di riempire ormai posti enormi e finalmente al successo anche in Italia, i ragazzi di Leichester arrivano al quarto album con un percorso interessante: un buon esordio con ottimi singoli, un secondo album meno di successo ma a mio parere molto interessante per le sperimentazioni sonore e un terzo, West Ryder Pauper Lunatic Asylum, datato 2009 che ne ha sancito la definitiva maturità: capacità di unire il brit pop (melodicamente) a suoni vicini a quei Primal Scream che unirono il rock e l'elettronica.
E un ottimo songwriting, i pezzi ci sono e sono buoni.
Ora, 2011, Velociraptor, da loro definitivo, con la consueta modestia, "un album che cambierà le vite delle persone".
Esagerazioni a parte, l'album è ottimo.
Punto e basta.
Sono i Kasabian: basti sentire la seconda traccia (girava già per i club di Edimburgo prima dell'uscita dell'album, la sentiremo parecchio nei prossimi mesi) Days Are Forgotten, sorta di rock tribale capace di infuocare tutti i palazzetti.
Ma non c'è solo ritmo: la sensazione è che il ritmo sia un pò rallentato, per tornare in parte a certe ottime incursioni quasi acustiche dei primi album (vedi British Legion), con l'episodio migliore forse in Goddbye Kiss, che deve parecchio (ma che oggi non riuscirebbero a scrivere) ai fratelli Gallagher.
Per il resto non ci sono particolari innovazioni: i pezzi potrebbero uscire dal precedente album come fosse niente ma suonano freschi, hanno personalità e sappiamo già che dal vivo i Kasabian sono più che validi.
Un altro centro, insomma. 

Streaming integrale qui.



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