domenica 29 maggio 2011

Gil Heron Scott Rip


Poche settimane fa ci eravamo innamorati di un disco.
Nome: We're Here.
A remixare, Jamie XX, serio candidato ad essere una delle più importanti personalità musicali del prossimo decennio (naturale conseguenza se a poco più di ventanni hai già pubblicato uno degli esordi più interessanti degli ultimi tempi, quello degli XX, e per diletto fai album di remix geniali come questo).
Materiale di partenza: Gil Scott-Heron e il suo ultimo album I'm New Here.
Ora, in tuttà onesta, prima di questa splendida operazione capace di unire un ventenne inglese e un sessantenne americano, il secondo non era, per scrive, figura troppo conosciuta.
La bellezza dell'album aveva portato alla scoperta del materiale originario e poi alla scoperta della persona: musicista, rapper (non solo: tra i padri fondatori del rapper stesso), attività politico, persona, in poche umili parole, capace di fare del bene e di lottare.
I'm New Here è uscito l'anno scorso dopo una decina abbondante di anni di silenzio musicale dell'artista e ci è giunta ieri la notizia della sua morte.
Dispiace. Dispiace ma ci lascia qualcosa di grande e intenso da ascoltare e ricordare.
E siamo felici di avere vissuto il suo ultimo lavoro in tempo reale senza quei fenomeni di sterile compiacimento post morte che colpisce ogni artista, noi queste cose le odiamo.
Riposa in pace, Gil Scott-Heron.

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