lunedì 23 maggio 2011

Delle classifiche e delle pene


Chi scrive è uno di quelli nati con la tecnologia.
Prima vista di sfuggita, su un 286 improbabile ma che ha regalato la conoscenza dell'oggetto stesso e reso possibile il desiderio di un futuro vero computer, che fu un Pentium 150, Windows 95 e molti più problemi di quelli che ci sono oggi.
Erano gli anni del modem a 33k con le tariffe ad orari fissi (se sforavi era la fine) mentre attualmente scrivo dal mo divano su un Macbook portatile con il Wifi a velocità nemmeno allora lontanamente sognate.
A metà di questo percorso circa, metà decennio scorso, ragionavo, scrivendo per una rivista online, di un futuro scenario in cui classifiche di vendita nei negozi e vendite digitali sarebbero state diverse.
Il popolo di Internet.
Il popolo di giovani, di curiosi, nomi piccoli che vendevano e diventavano casi grazie al semplice passaparola, l'annullamento del mondo mainstream e del cartello delle radio e la semplice meritocrazia musicale.
Ora mi rendo conto che sognavo solamente.
Ora che Internet è di tutti, tutto si è bilanciato.
E questa nazione, pur con tutte le sue belle cose (e con un sottobosco musicale spesso interessante più di quanto si voglia ammettere a causa di una, pur comprensibile, esterofilia) manca di basi.

Però la diffusione (vedi mp3) della musica ad un pubblico per forza più vasto, eliminando di fatto la preselezione radio e con il potere di webzine e affini ha ampliato di molto il parco concerti, che in effetti pur se pieno di casi isolati è sempre più interessante.
Manca il grande evento collettivo ma c'è un impegno sempre più variegato nelle località più disparate.
Va bene quindi.
Anche se domani sera vado a vedere Sufjan Stevens e non sarà percepito come il grande evento quale è il ritorno dopo sette anni in Italia di uno dei musicisti più interessante di questi anni, pur con i suoi difetti.
Del live ne parliamo domani sera, ora lascio in eredità al post una cover di Atmosphere dei Joy Division, fatta da tali Shimmering Stars, gruppo indie canadese che suona come i Raveonettes rallentati e dilatati dopo un ascolto dei Fleet Foxes (e vale la pena avere un blog anche solo per inventare queste pseudodefinizioni chiare solo a chi le scrive).
Pezzo che non ho ben chiaro da dove provenga ma che ha una dolcezza e qualità degne di non essere perse per strada.
Buonanotte, il negoziante per stasera chiude le serrande.
Atmosphere ( cover) by ilnegoziante

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