Qualche anno fa, difficile dire quando ma probabilmente almeno sette o otto, presi Blow Up, nota rivista "d'avanguardia" (nel senso che recensisce centinaia di dischi ogni mese e di ogni genre e che anche chi ha un'ottima conoscenza musicale inevitabilmente trova almeno la metà dei nomi sconosciuti).
Si parlava di nuovo cantautorato, giovani di venti o anche diciotto anni che già facevano i numeri.
Me lo ricordo bene: era un gran articolo, scritto meravigliosamente e c'erano tre nomi: Bright Eyes, Patrick Wolf e...il terzo non lo ricordo (ci diremo che era Get Well Soon, anche se non è vero, perchè ci piace metterlo nella tripletta, ma di lui riparleremo più avanti).
Se Bright Eyes splendette su tutti per qualche anno, salvo poi mantenersi su livelli dignitosi, Patrick Wolf dà l'idea di essere ancora in rampa di lancio, forse perchè più elettrico, capace di essere allo stesso tempo un nuovo David Bowie, un bambino, un grande autore di ballate e pezzi strepitosi quando di pezzi semplicemente divertenti (vedi The Magic Position).
L'ultimo suo lavoro, The Bachelor, era uno dei suoi migliori, complesso e scritto nella migliore dei mondi, apprezzatissimo da tutti e visto dal sottoscritto in versione unplugged nell'agosto del 2009 faceva una grande figura, specie per una voce che su disco si nasconde quasi mentre è semplicemente strepitosa dal vivo.
Tra poche settimane esce il nuovo album e quindi intanto vi mettiamo uno dei primi estratti, "The City" un brano medio di Wolf che spesso però inganna con i singoli e quindi varrà poi la pena di approfondire...
IL NEGOZIANTE - Consigli non richiesti su tutto che si possa definire interessante in questo mondo
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