giovedì 11 ottobre 2012

Ascolti: Muse - The 2nd Law



Forse finisce qui.
Finisce qui la storia dei Muse, per quanto mi riguarda.
Raro un caso simile, di una band partita dal niente, osannata dalla critica e poi da un pubblico sempre più vasto.
E che tutto sommato, aveva saputo mantenere buone o discrete idee almeno fino a Black Holes And Revelation.
Poi, The Resistance, traballante.
Ma niente era ancora arrivato da Bellamy e soci, come questo disco.

The 2nd Law è un disco caotico.
La sensazione è nata subito nei primi tre pezzi usciti, la pessima canzone donata alle Olimpiati (Survival, pomposissima) Madness (che parte nemmeno male, l'idea c'è ma il brano non esplode mai e finisce senza verve) e soprattutto la chiaccheratissima Unsustainable,  il famoso pezzo dubstep, che ti chiedi cosa gli sia saltato in mente, per fare un brano simile.
Che non ha poi nemmeno niente di dubstep a meno che per dubstep non vogliamo davvero intendere quelle cose alla Skrillex e non invece tutta la raffinata scena inglese.
E ancora, due pezzi scritti dal bassista Chris Wolstenholme, Save me e Liquid State, prive di qualunque attrattiva.
Poco da salvare, in questo disco: forse la voce di Bellamy, par strano ma forse più bella che mai, come in Animals, pezzo che dimostra che se addomesticati i Muse potrebbero ancora scrivere canzoni interessanti.
Solo che è poco perchè è difficile non soffermarsi su un pezzo come Panic Station, un pezzo rubato ai Red Hot Chili Peppers senza troppi complimenti (imbarazzante nel ritornello) o Explorers che è tanto una solita ballata in stile Muse da ricordare almeno due o tre pezzi del recente passato.

Inutile dilungarsi.
Raramente scrivo recensioni negative per un desiderio di evitare quel desiderio di distruggere tipico di molte recensioni (per non parlare delle community che ci stanno dietro) ma in questo caso è un amore ferito (e finito) a parlare.
Dispiace, ma ce ne faremo una ragione mentre per motivi abbastanza incomprensibili i Muse continueranno la loro scalata verso vendite e successo degne di band di livello planetario.

Muse || Madness by Warner Music Brasil

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