lunedì 2 aprile 2012

Report Live: The Niro Secret Concert @ Bologna


Davide Combusti, in arte The Niro, è uno che tengo d'occhio da parecchio tempo.
Almeno dal 2008, quando dopo parecchio hype da un ep, usciva il primo album omonimo.
Quella intensità vocale così vicina a Jeff Buckley, un piglio fortemente esterofilo, le buonissime performance live.
Per un periodo anche il (moderato) successo, con "Liar" in discreta rotazione su radio e televisioni, il contratto con una major, insomma l'idea che forse tutto potesse esserci canalizzato in un autore giovane, talentuoso, capace di esportare si, l'Italia all'estero ma in modo diverso da come eravamo abituati a fare in passato e forse, addirittura, la crescita di un artista completo in grado di regalare soddisfazioni su disco e palco.
Non è andata così, del tutto, perchè il secondo album, Best Whishes, pur essendo almeno un buon album, non ha avuto la stessa risonanza (ormai in un'Italia sempre più poppizzata dai giovani autori usciti dai reality).
Però ho sempre tenuto d'occhio i suoi movimenti.
Così, questa sera ci troviamo in compagni di una cinquantina di persone o poco più, per un bel secret concert in un appartamento (o magazzino?) bolognese.

Accompagnato al basso, The Niro, non aiutato dall'acustica migliore del mondo, suonerà per circa un'ora e mezza, ripercorrendo la sua discografia e lasciando anche spazio ad un inedito, The Ship (presente anche sul soundcloud dell'artista e a fine pezzo).
E convince.
Convince lasciando l'idea che dal vivo sia spesso leggermente meglio che su disco, per l'intensità del cantato e delle interpretazioni.
Piace, poi, scoprire un importante sottotesto nei pezzi, grazie agli aneddoti che ci fanno scoprire parecchie cose: l'ormai finita avventura con la Universal e soprattutto che Best Wishes, secondo album dell'autore, nasceva in realtà come film musicale e quindi progetto ben più ampio, che l'ex casa discografica ha giudicato troppo ambizioso per il nostro mercato e quindi rifiutato.
Ridotto quindi il progetto alla semplice raccolta di canzoni che pure mantiene quà e là la trama impostata: un viaggio di un autore, dove Best Wishes (il brano) tratta dell'incontro con il mentore del protagonista che gli lascia alcuni consigli riflettendo soprattutto sulla propria carriera e In My Memory, storia delle impressioni del personaggio durante la prima a Teatro e delle sue emozioni e dove al secondo atto il sipario cade colpendolo al volo facendo diventare queste impressioni un desiderio di lasciare le proprie memorie al pubblico mentre viene portato via dal personale sanitario.
L'idea è quella di un autore che possa (e debba) ancora dire tutto di sè, avendo la possibilità di fare tanto e con parecchie freccie al proprio arco, prima sicuramente la vocalità, imponente, a tratti delicata e sussurata e poi aggressiva e poi capace di spostarci al falsetto, una voce da non perdere e a cui affiancare la miglior scrittura possibile.
I migliori auguri all'autore (e a noi) perchè ciò avvenga.

The Niro - The Ship by The Niro

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