venerdì 29 luglio 2011

Focus On: The Burning Hell


Un nome sicuramente poco conosciuto.
Siamo in Canada (si, siamo spesso lì) e parliamo di un gruppo attivo da una decina di anni (alcuni album autoprodotti, fino al 2008) visto per caso una sera di un paio di anni fa da Zuni, a Ferrara.
Se ben ricordo un giorno infrasettimanale o comunque con ben poca gente intorno.
Da Zuni suonano spesso gruppi interessanti anche se non è così frequente che poi si prosegua con l'ascolto.
In questo caso acquistai per pochi euro Baby, album all'epoca promosso dalla band, un piccolo disco di dieci canzoni che in rete ho trovato definito per "melodramatic folk" e direi che la definizione calza a pennello.
Voce maschile e femminile, scrittura autorale e testi intensi sulla vita, il tutto diviso tra esperimenti pop, folk, vicinanze con i Melody Peaches (vedi Adam Green e Kimya Dawson), un piccolo gioiello di pregevole fattura.
Ora, 2011, esce Flux Capacity, ottimamente recensito per la rete e in attesa di riuscire ad ascoltarlo tutto, ecco in ascolto il primo estratto "My Name is Mathias" che piace parecchio nel suo incedere quasi teatrale.
Io dico questo: se capitano in zona live, andate a sentirli, non ve ne pentirete.
"My Name Is Mathias" by THE BURNING HELL by (weewerk)

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