sabato 8 giugno 2013

[Serie Tv] Game Of Thrones - Stagione 3, Episodio 9, The Rains Of Castamere


Se c'è una cosa che ha segnato questa settimana televisiva (per il popolo di Internet, quello che segue in originale con i sottotitoli, a poche ore dalla messa in onda) (e no, non siamo in pochi) è stata questa puntata.
Stagione 3, Episodio 9, Game of Thrones.
Scontato il sottotesto: non proseguire se devi ancora vederla.

In caso opposto, invece, la grande questione è giusto dibatterla.
Perchè, si, è vero, quest'anno (anche più dell'anno scorso, ovvia conseguenza di una apertura sempre maggiore alla trama) Game of Thrones era stato un monolite di storie, frammenti, narrazione, con picchi e momenti più normali, ma senza avere sconvolto le nostre esistenze.



Otto milioni di visite per un video caricato cinque giorni fa, capace di mostrare come sia stato possibile sconvolgere, per un attimo, le certezze televisive che ognuno di noi ha.
O almeno, preparati lo siamo, perchè ci sono rari casi in cui "succedono cose che non dovrebbero", nella serialità di questi anni.
Ma sono cose che fanno sempre male.
Intanto, non era la puntata finale: lo shock te lo aspetti al termine di una stagione, non quando ancora davanti c'è qualcosa da vedere.
Ma Homeland, ad esempio, quest'anno ci ha mostrato che non è necessario piegare una trama ai tempi di messa in onda, si può semplicemente correre, non indugiare, sorprendere, mettere ansia.
Insomma, il fatto sconvolgente può succedere in ogni punto della stagione.
Ma che un intero ramo narrativo, un segmento di storia, una sequenza di personaggi che conosciamo da tre anni venga brutalmente eliminata, senza pietà, con crudeltà vista poche volte in televisione (si, ricordava i massacri di Spartacus, ma lì era tutto volutamente sopra le righe), beh è caso raro.

Quel "non può essere che stia succedendo" come era capitato, in alcune occasioni con Lost.
Ad esempio: quando Benjamin Linus, chiuso nella sua casetta, si trova di fronte al ricatto di arrendersi o vedrà la figlia morire, beh, noi sappiamo (sapevamo, credevamo) che la questione si può risolvere in molti modi: un personaggio che entra a sorpresa, un dialogo convincente, l'ostaggio che si libera.
Queste sono le regole televisive, perchè non si uccide a sangue freddo una giovane ragazze, parte della trama, in questi casi di ricatto.
Lo pensa pure Benjamin, che gioca di astuzie verbali, e poi di colpo vede sua figlia morire a terra, così.
E tu dici, oddio, cos'è appena successo.

Lo stesso che hanno detto i telespettatori di Game Of Thrones, si, lenta, estenuante, prolissa opera che in chiave televisiva a volte lascia interdetti per puntate che fanno avanzare i pedoni di pochi passi in un grande scenario e poi a volte, ti sconvolge, osa, con coraggio, forte di materiale letterario di qualità dietro e di un grande progetto visivo.
Fa quello che non si deve fare e per questo si fissa nel cuore, una volta di più, lasciandoci con faccia sgomenta.

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